Il “sottoolio”
sta alle verdure, quello che la salatura sta alla carne... perché la Sardegna è anche un immenso orto. Sebbene i sardi allevassero animali, erano comunque esperti giardinieri. Il clima sotto il sole sardo (accompagnato da un punto d'acqua) garantiva bellissime verdure, che dovevano essere conservate anche per l'inverno. Il mese di agosto era ad esempio il periodo in cui si preparava "sa tamata", per uno o due giorni a seconda della quantità, molte famiglie scaldavano i calderoni per sbucciare i pomodori maturi, e metterli nei barattoli.
Era perché dovevamo avere abbastanza sugo - "sa bagna" - per la pasta di mamma! La sua menza!